L’Idroscalo di Sant’Anna a Sesto Calende
Foto: portale d’ingresso all’Idroscalo sormontata dall’aquila simbolo della Regia Aeronautica
L’Idroscalo (Parco Europa) sito nel rione di Sant’Anna a Sesto Calende ha da sempre rivestito un ruolo di notevole importanza per la storia economica sociale e politica, per la comunità locale e per i territori vicini.
Il tutto iniziò con Luigi Capè, il più grande capitano d’industria espresso dalla cittadinanza sestese, che nel 1911 insieme a G.B. Rossini fondò una segheria di vaste dimensioni, la G & B Capè, la quale divenne determinante per l’economia sestese.
Nel 1915 Luigi Capé e Lorenzo Santoni, primo trasvolatore italiano della Manica, costituirono a Milano la società S.I.A.I., Società Idrovolanti Alta Italia, la quale utilizzò le attrezzature produttive e i capannoni della segheria facendo diventare così celebre la frazione di Sant’Anna, anche grazie alla successiva installazione dell’idroscalo.
Il primo idroplano che venne prodotto a Sant’Anna, fu lo SCHRECK F.B.A. tipo militare.
Con l’acquisto di una vasta area compresa tra le insenatura di Lisanza e Sant’Anna, avvenuto negli anni 1916-17 la S.I.A.I. potè contare su due aree produttive, una nel di centro Sesto Calende e l’altra sulla riva del lago.
L’idroscalo di Sant’Anna fu successivamente dotato di quattro scivoli per l’alaggio, di diversi capannoni e di un hangar per gli idrovolanti prodotti dalla S.I.A.I. e nel contempo venne istituita una scuola per piloti di SCHRECK F.B.A..
Gli anni del primo dopoguerra per i cantieri sestesi furono anni di successi e trionfi sul piano nazionale e mondiale, dovuti alle prime trasvolate solitarie con idrovolante, ai raid con e senza scalo, alle vittorie nella coppa Schneider e i primi consensi ai saloni internazionali aeronautici.
Nel 1922 in seguito alle dimissioni dell’Ing. Conflenti, progettista del famoso biplano S16, assume la direzione tecnica dell’azienda l’Ing. Alessandro Marchetti, che ne diverrà comproprietario. Sotto la sua guida la S.I.A.I. (che diviene Società Italiana Aeroplani e Idrovolanti) inizia a produrre velivoli di prim’ordine, tra cui l’S.51 e nel 1923, l’S.55 conosciuto in tutto il mondo per le trasvolate atlantiche.
Foto: SIAI Marchetti – S55
A testimonianza di tutti gli accadimenti storici possiamo recarci al Parco Europa, che rappresenta un importante luogo della memoria collettiva, segno di un momento storico in cui Sesto Calende fu al centro dello sviluppo aeronautico italiano e internazionale.
Foto: il pontile dell”Idroscalo di Sant’Anna